DISPONIBILE SOLO IN CD
QUALITA' MADE IN ITALY
sito sviluppato da RadiciMusic Records
Giunti alla loro terza realizzazione discografica dopo E’ Notte (1997) e Bizantina (2001), i Bizantina proseguono il percorso che li ha portati a una progressiva emancipazione dal repertorio tradizionale del sud Italia, in direzione di un’attività compositiva sempre più prolifica ed eterogenea.
I brani del CD sono composizioni interamente originali, che prediligono frequentemente l’uso del dialetto per valorizzare l’espressività naturalmente connessa a ogni linguaggio “marginale”; l’unico brano interamente tradizionale, ideale legame con il passato dei Bizantina, è la pizzica salentina Auellì, riproposta in un ricercato arrangiamento che punta ad esaltarne alternativamente la freschezza melodica e il vigore ritmico.
L’ampio spazio dedicato a composizioni originali permette alla creatività dei Bizantina di svilupparsi in molteplici direzioni, ora avvicinandosi alla canzone d’autore (Panormozahir), ora riallacciando le fila di una riflessione sociale, affrontata già nei precedenti lavori discografici, che trae ispirazione dalla realtà contemporanea (La Gente Che Passa, Terra Di Briganti) o da vicende storiche non troppo lontane (Attilio).
A tale varietà tematica corrisponde un’analoga ricchezza di spunti musicali, attingendo ad ambiti espressivi mitteleuropei (il manouche di Panormozahir e il klezmer di Attilio), africani (la morna capoverdiana di La Gente Che passa, le percussioni afro di Sacara) e arabi (De Sira), e tentando, in ultima analisi, di sondare le possibilità espressive di ogni “bacino” di comunicazione tra culture musicali diverse (il brano strumentale Adriatika, idealmente collocato a metà strada tra Salento e penisola balcanica).
A dispetto di tale eterogeneità di ispirazione, il punto di arrivo di tale percorso è un sound omogeneo, che rinuncia in partenza a proporre filologicamente una tradizione specifica e predilige piuttosto la ricerca di equilibri e composizioni originali, anche quando si confronta con generi musicali già fortemente codificati quali la canzone napoletana (Si Mmo) o la tammurriata (Terra Di Briganti).
In alcuni casi, infine, il percorso musicale dei Bizantina accede a dimensioni espressive difficilmente riconducibili ad una specifica tradizione: il virtuoso scioglilingua melodico di Calembour, che si conclude dilatandosi nell’evocativa atmosfera di un controcanto di sax, e il “contrasto” amoroso di Fimmina tu, che affida a pianoforte e violoncello l’apparente semplicità della tessitura armonica, ed esalta le peculiarità del testo in un’accurata distribuzione delle parti femminili e maschili.
1. Panormozahir
2. Sacara
3. Adriatika
4. La Gente Che Passa
5. Auell
6. De Sira
7. Attilio
8. Si mmo
9. Terra Di Briganti
10. Calembour
11. Fimmina Tu